L’affitto è uno dei modi migliori per far fruttare un appartamento in cui, per motivi di lavoro, famiglia o semplicemente per scelta di vita, si è scelto di non abitare ma che non si vuole vendere. L’affitto può rivelarsi una fonte di reddito davvero interessante, specie se l’immobile in questione si trova in una località apprezzata dai turisti oppure in una città universitaria. In questo caso, affittare casa agli studenti fuorisede rappresenta un’ottima opzione. Tuttavia, anche se si potrebbe pensare che gli studenti abbiano meno pretese rispetto ad altre tipologie di inquilini, occorre informarsi per fare le cose per bene e, possibilmente, farsi guidare da un esperto durante la trattativa.
I consigli di BabaCasa per affittare casa agli studenti
Ed è qui che entriamo in gioco noi con i nostri suggerimenti. Dopo i nostri consigli generali su come affittare casa, vogliamo infatti approfondire una situazione che riguarda migliaia di italiani in possesso di un secondo appartamento. Ecco i nostri consigli su come dare in affitto il proprio immobile agli studenti.
Rivolgiti a un’agenzia immobiliare di fiducia
La prima cosa da fare quando si decide di affittare casa a dei giovani inquilini e non lo si è mai fatto prima d’ora è consultare il proprio agente immobiliare di fiducia.
Innanzitutto perché, conoscendo molto bene il mercato immobiliare della zona in cui si trova l’immobile, potrà chiarirvi le idee nel caso in cui non siate convinti al 100% della vostra decisione. In secondo luogo, potrà darvi consigli preziosi riguardanti lo stato in cui versa l’immobile, ad esempio sulla necessità o meno di programmare eventuali interventi di ristrutturazione e manutenzione dell’alloggio e degli impianti, così come sul canone mensile da concordare. Altra cosa molto importante, l’agente immobiliare saprà illustrarvi le diverse tipologie di contratti di affitto e aiutarvi a individuare quella più giusta da sottoporre ai futuri locatari. Infine, cosa non da poco, sarà l’agente immobiliare, in virtù della sua lunga esperienza in merito, a farsi carico della scelta degli inquilini, facendo attenzione a selezionare le persone più in linea con i requisiti dei proprietari.
Scegli il contratto d’affitto più idoneo
La scelta di quale contratto stipulare con i propri inquilini è uno dei passi più importanti quando si decide di affittare casa, e lo stesso vale anche quando si destina l’appartamento agli studenti. D’altronde, esistono diverse tipologie di contratti “papabili”, ecco perché suggeriamo di farsi supportare da un agente immobiliare esperto.
Quando si desidera affittare casa agli universitari, bisogna sapere che esiste un tipo di contratto transitorio pensato proprio per i fuorisede. Questo si basa su un canone concordato stabilito dagli accordi del territorio di riferimento.
Per questo tipo di contratto la durata minima è di sei mesi, mentre la massima è di 36, con la possibilità di tacito rinnovo.
In alternativa, si può ricorrere alle formule classiche previste per i contratti di affitto con canone libero, come quello che ha durata 4 anni + 4 o quello di 3 anni + 2.
In tutti questi casi, e sempre per un contratto superiore ai 30 giorni, il proprietario dell’immobile deve ricordarsi che il contratto va registrato entro trenta giorni dalla firma.
Uno dei principali vantaggi legati alla scelta di affittare casa agli studenti risiede nell’opportunità di usufruire della cedolare secca al 10% invece che al 21%. I requisiti perché ciò avvenga sono la scelta di un contratto transitorio, a canone concordato e per studenti stipulato in un Comune densamente popolato, in cui le soluzioni abitative sono ridotte o che è stato colpito da calamità naturali. Inoltre, la categoria catastale cui appartiene l’immobile deve rientrare in una categoria compresa tra la A1 e la A11 (a esclusione della A10).
Avere un contratto di affitto intestato comporta delle agevolazioni anche per gli studenti: è infatti possibile portare in detrazione il 19% della spesa sostenuta per il canone mensile fino a un massimo di 2.633 euro. L’appartamento deve però essere distante almeno 100 km dal luogo di origine dello studente e l’università alla quale è iscritto non deve trovarsi in una provincia diversa.
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Chiedi la caparra e un garante
In generale, quando si affitta un appartamento agli studenti (ma vale lo stesso anche per altre tipologie di inquilini), si inserisce nel contratto la richiesta di una caparra. La caparra consiste in un numero prestabilito di mensilità (di solito se ne chiedono due) che vengono versate dall’inquilino al momento della stipula del contratto come forma di garanzia per il proprietario. La caparra viene trattenuta dal proprietario per coprire gli eventuali danni riportati dall’appartamento o dagli arredi. Nel caso in cui l’inquilino decida di lasciare la casa e il proprietario verifichi che sia tutto a posto e che non sia stato arrecato alcun danno durante la sua permanenza, la caparra viene interamente restituita al termine del contratto d’affitto.
Un’altra forma di tutela a disposizione dei proprietari che affittano casa agli studenti è la richiesta, formalizzata sempre nel contratto, di una figura, il cui profilo economico risulti stabile e consolidato, che faccia da garante. Il garante, che solitamente è uno dei genitori dei giovani inquilini, è tenuto anche lui a firmare il contratto di affitto, oltre che a impegnarsi a coprire le eventuali spese del canone nel caso di mancato pagamento.
Arreda la casa nel modo più adeguato
Il prossimo consiglio che vogliamo darvi nel caso abbiate deciso di dare la vostra casa in affitto agli studenti è quello di non cedere alla tentazione di arredare l’immobile riempiendolo di mobili vecchi, che non si usano più o che arrivano dalla casa della nonna. Di certo non occorre fare scelte di design o di pregio, ma neanche fare l’errore di considerare la casa degli studenti come una sorta di ripostiglio in cui collocare tutto ciò che non serve. Nell’arredare un appartamento destinato agli universitari bisogna tenere a mente due parole chiave: semplicità e comodità. I ragazzi devono infatti avere a disposizione tutto il necessario per vivere, studiare e gestire la loro quotidianità. Ognuna delle camere da letto deve essere completa dei mobili più utili alla vita da studente: un armadio capiente, un letto comodo, una libreria in cui riporre i libri e quaderni, una scrivania alla quale sedersi per studiare. Anche la cucina deve essere completa di tutto, spaziosa e sicura. Gli elettrodomestici che non dovrebbero mai mancare nell’appartamento di un fuorisede sono il forno e la lavatrice. Meglio se pratici, facili da usare e di classe energetica molto alta per limitare i consumi. Nelle zone che d’estate diventano particolarmente afose è bene dotare l’appartamento anche di un condizionatore (d’altronde, anche in estate ci sono le sessioni d’esami!). Nel momento in cui gli inquilini prendono possesso dell’immobile, questo deve risultare accogliente, gradevole e ben tenuto, seppur nella sua semplicità. Ma tanto ci penseranno i suoi giovani abitanti ad abbellirlo nel tempo e a personalizzarlo con i propri oggetti personali e la propria presenza!
Affittare casa a studenti, quali gli svantaggi?
Come si evince da quello che abbiamo detto finora, affittare casa agli universitari fuorisede conviene e può trasformarsi in un’ottima rendita. Tuttavia, ci sono alcuni aspetti negativi da considerare prima di procedere con la trattativa e ai quali è bene prepararsi in anticipo. Ad esempio, bisogna tenere in conto gli eventuali danni che una gestione poco attenta e accurata della casa potrebbe causare: elettrodomestici guasti, mobili eccessivamente sfruttati e dunque danneggiati, e così via. Sicuramente, una casa abitata dagli studenti richiede interventi di manutenzione frequenti, altra cosa che bisogna considerare e per la quale vale la pena riservare un budget. Ecco perché è meglio non dotare di arredi o oggetti di valore un appartamento destinato agli studenti, ma preferire la comodità e la semplicità. Ancora, potrebbe capitare che gli altri condomini si lamentino della musica ad alto volume e delle feste in casa che si protraggono fino alle ore notturne. Oppure, potrebbe capitare che gli inquilini si dimentichino di versare per tempo il canone mensile dell’affitto. In tutti questi casi consigliamo di non lasciare cadere la cosa come se nulla fosse. Tuttavia, prima di interpellare i genitori dei ragazzi, l’agente immobiliare o l’amministratore del condominio è bene provare ad affrontare la situazione di persona. Aprire e mantenere il dialogo con i diretti interessati è sempre la strada migliore, specie quando il problema in questione non è grave. Ovviamente, questo vale solo nel caso in cui la situazione non si protragga nel tempo e i ragazzi non facciano orecchie da mercante.
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